di Maurizio Failutti
Prefazione di Loredana Facile
Ho accettato con gratitudine l’invito a collaborare alla pubblicazione di questo libro, che ha rappresentato per me una piacevole scoperta e una gradita emozione. Leggendolo, ho potuto apprezzare il modo in cui Maurizio ha scelto di raccontare i fatti che ha vissuto nel corso della sua infanzia e adolescenza. Ritengo, infatti, che Profumo di polenta non possa essere considerato esclusivamente una autobiografia: pur rappresentando il racconto in prima persona delle vicende di un ragazzo, i veri protagonisti di questo testo sono gli eventi storici a cui egli ha assistito e i diversi luoghi che lo hanno circondato. Si tratta, dunque, del racconto di un vero e proprio testimone della Storia del nostro Paese, acuto osservatore prima e attento narratore poi. La ricchezza della narrazione di Maurizio, che emerge nitidamente dalla lettura del libro, è costituita dal fatto di aver assistito ai vari accadimenti del complesso decennio tra il 1938 e il 1948 da contesti molto diversi tra loro.
Attraverso queste pagine, dai primi anni in Francia si entra nella città di Milano, che ha vissuto in maniera drammatica i difficili anni del secondo conflitto mondiale, si attraversa Rovigno, teatro di mutamenti complessi e dolorosi, si scopre Sagrado, che per l’autore ha rappresentato la terra degli affetti familiari e della vita di campagna a contatto con la natura, e ci si immerge nelle limpide acque dell’Isonzo, che ogni estate, di anno in anno, ha accompagnato la crescita di Maurizio.
Ecco, quindi, come il titolo Profumo di polenta diventa giustamente rappresentativo del viaggio multisensoriale nella memoria dell’autore e della Storia del nostro territorio e speciale metafora per indicare tutto l’insieme di affetti e sensazioni che Sagrado rappresentava per lui. In conclusione, ringrazio Maurizio per aver scelto di condividere con i lettori questi ricordi della sua infanzia e adolescenza, vissuti negli anni più drammatici del nostro passato, regalandoci un’opera che è allo stesso tempo racconto personale attraverso lo sguardo di un ragazzo e testimonianza del valore e dell’importanza della memoria.