Si è tenuta nella sala polifunzionale del comune di Sagrado la II edizione del premio Roberto Visintin, dedicato alla memoria del giovane ingegnere appassionato della storia e della cultura delle nostre terre di confine.
A vincere il premio, ex aequo, sono state Irma Hibert per “La sopravvissuta” e Marina Lalović per “La cicala di Belgrado”.
Il premio, organizzato dall’Associzione culturale Apertamente era stato inserito nella seguitissima rassegna letteraria goriziana Il libro delle 18.03.
È stato il presidete della giuria Enzo D’Antone, Presidente del teatro Miela e precedentemente Direttore de Il Piccolo a presentare le autrici e la motivazione per il premio.
Si tratta di due lavori ambientati nella ex Jugoslavia, quello della Hibner durante l’assedio di Sarajevo e quello della Lalović a Belgrado durante l’intervento armato dell’Alleanza atlantica;
due libri per molti aspetti speculari che raccontano le tragedie della ex Jugoslavia da due punti di vista diversi e con stili differenti.
Entrambi i romanzi raccontano la vicenda umana di due giovani nel mezzo delle guerre balcaniche degli anni ‘90. Più intimo quello della Hibner che mostra con gli occhi di una giovane la vita terribile delle persone, la trasformazione delle loro condizioni materiali e psicologiche nei quattro anni dell’assedio della città, più ricco di notazioni storiche e letterarie quello della Lalović che, pur nei giorni della guerra, ci racconta tutte le sfaccettature della capitale serba.
Le due autrici hanno poi dialogato con Cinzia Benussi e Stefano Pizzin, raccontando ciò che le ha motivate nello scrivere i loro libri, e le loro riflessione sulle vicende della fine della Jugoslavia e il loro percorso culturale e professionale dopo il trasferimento in Italia. Irma Hibner e Marina Lalović oggi sono, rispettivamente, insegnante universitaria la prima e giornalista radiofonica e televisiva la seconda.
Il dibattito, seguito con grande attenzione da un folto pubblico, è durato oltre due ore concludendosi con la premiazione delle scrittrici da parte di Evelyn e Marino i genitori di Roberto.