di Paolo Polli del 13/12/2020
Ciao a tutti.
Il sito di Apertamente tornerà con gli aggiornamenti a gennaio, intanto voglio ringraziare tutti i collaboratori e gli amici che contribuiscono ad arricchire e diffondere il nostro lavoro, come dimostra il grande numero di contatti raggiunti in questi anni, ben un milione e 30 mila visitatori unici.
Approfittiamo per fare gli auguri di Buone Feste e per un 2021 di salute e serenità, dopo la tragedia di questo anno orribile che ha sconvolto l’Italia, il mondo, e ci sta provando tutti.
Non ne siamo ancora fuori, servirà molta pazienza, ma l’arrivo dei vaccini e il loro utilizzo diffuso a partire da gennaio ci autorizza a sperare in un anno diverso, a un ritorno alla normalità, quanto meno dal punto di vista sanitario.
Ben altro discorso invece per quanto riguarda la ripresa economica disastrata, soprattutto nelle piccole e medie aziende, nel piccolo commercio, nell’artigianato; servirà una vera e propria ricostruzione dalle macerie che la pandemia ha lasciato e continuerà a lasciare ancora per tanto tempo. Bisognerà fare ripartire l’economia, risolvere le nuove, tante, povertà che l’epidemia ha fatto emergere e le diseguaglianze sociali che ha acuito.
Determinanti saranno le risorse che l’Europa ha messo a disposizione del nostro paese, i famosi 209 miliardi di cui tanto si parla in questi giorni: forse ancora pochi per i tanti campi in cui dovrebbero essere utilizzati, molti per la macchina che dovrà contribuire a definire ambiti e quantità di utilizzo.
È corretto coinvolgere competenze esterne ma fondamentale deve rimanere l’indirizzo e la decisione politica, figlia della volontà espressa dagli elettori. Ad ognuno il suo mestiere, insomma.
L’Italia deve saper cogliere questa grande opportunità ma proprio la politica dovrà dimostrare di essere all’altezza della sfida che abbiamo davanti, come ha saputo fare nel passato.
Per superare le difficoltà e immaginare un Paese migliore, è necessario che la classe politica, a tutti i livelli, si attrezzi per governare al meglio la cosa pubblica, si preoccupi dei contenuti, degli ideali e delle competenze, senza credere che basti sapersi destreggiare sui social, nei talk show, e nella perenne guerriglia verbale a cui assistiamo da troppo tempo.
Serve più preparazione, umiltà, affidabilità e unità di intenti quando è in gioco il futuro del paese e delle nuove generazioni. Serve alla politica ma anche a tutto la classe dirigente di questo Paese, alla “società civile” troppo spesso capace solo di scaricare sulla politica le sue mancanze. Servirà tanta cultura, dialogo e approfondimento e su questo noi continueremo a fare la nostra piccolissima parte.
Poi, speriamo di ricominciare con le iniziative da fare tutti insieme.
Un caro saluto e un auguri a tutti.
Paolo Polli