di ENRICO MARIA MILIČ
C’è un confine che taglia in due una terra, due lingue che si mescolano, 150 anni di storia che passa sulle teste e nei cuori delle persone di un piccolo borgo sul confine, su un Carso aspro e duro, fatto di pietra e muretti a secco, che diventa con il passare degli eventi metafora di ospitalità e convivenza. C’è la storia d’amore di Avguštin e Gabriella che è un’unione di chi resiste, nonostante dagli anni Novanta in poi le vere osterie di paese chiudano una dopo l’altra. Come marito e moglie, oste e cuoca, riescono a intrecciare nazionalità spesso contrapposte in una terra ai margini, tra Italia e Slovenia.
I Devetak custodiscono gli aromi e l’accoglienza del passato, diventando un richiamo per molti tra cui i Presidenti di Italia e Slovenia che, nel 2016, hanno celebrato proprio lì il pranzo della riconciliazione.
La vicenda della famiglia Devetak si inserisce nella resistenza sentimentale di un popolo che è tornato dopo l’esilio forzato della prima guerra, che ricostruisce le proprie case rase al suolo, che si adopera andando oltre il fascismo, le tragedie della seconda guerra, il razzismo e le crisi del nostro tempo.
ENRICO MARIA MILIČ Triestino del 1976, ha studiato antropologia a Belfast. A Roma nel 2000 è uno dei fondatori di Studenti.it ma solo dal 2010 inizia a occuparsi di cibo, campagne e cucina. Tra il 2011 e il 2015 porta centinaia di triestini italiani ad alcuni corsi di orticoltura che si tengono nei campi di Pliskovica, un paesino in Slovenia a loro sconosciuto, malgrado sia a qualche chilometro dalla città. Dal 2022 collabora con Slow Food Italia e, come volontario, è tra i creatori del Presidio della Pecora Carsolina Istriana. Ha la doppia cittadinanza: italiana e slovena.